da uno studio pubblicato sulla rivista Cancer: l’amiodarone ad alti dosaggi aumenta del 46 per cento il rischio di tumori
Uno tra i farmaci più utilizzati per trattare le aritmie cardiache può aumentare il rischio di sviluppare il cancro, specialmente negli uomini e in chi ne assume dosi elevate.
A questa conclusione è arrivato un nuovo studio retrospettivo pubblicato on line su Cancer, rivista dell’American Cancer Society, che raccomanda la necessità di ulteriori indagini.
Amiodarone è stato approvato nel 1985 per il trattamento di aritmie cardiache. Poiché il farmaco è liposolubile e degrada molto lentamente, dopo un lungo periodo di assunzione, nei tessuti molli possono accumularsi grandi quantità. Già alcuni studi precedenti avevano suggerito che l'amiodarone potrebbe aumentare il rischio di alcuni tumori, ma nessuno aveva preso in esame il problema su larga scala.
Per questa ricerca, Vincent Yi-Fong Su, del Veterans General Hospital di Taipei a Taiwan, e i suoi colleghi hanno studiato 6.418 persone, seguendole mediamente per oltre 2 anni e mezzo. Un totale di 280 partecipanti all’indagine hanno sviluppato tumori.
I pazienti maschi o che avevano ricevuto alte dosi cumulative giornaliere di amiodarone entro il primo anno hanno mostrato un aumento del rischio di sviluppare il cancro. Quelli con entrambi i fattori hanno presentato il 46 per cento in più di probabilità di sviluppare il cancro rispetto a quelli che non ne avevano alcuno. E, tenuto conto di età, sesso e le eventuali malattie, i pazienti che assumevano una quantità elevata di amiodarone hanno mostrato un rischio quasi doppio di sviluppare il cancro rispetto a quelli che ne prendevano una bassa quantità.
«Suggeriamo che gli “eventi cancro” dovrebbero essere regolarmente riportati negli studi futuri sull’amiodarone», ha commentato Su, precisando che «sono necessarie ulteriori ricerche osservazionali». E, «nel prescrivere amiodarone- ha concluso - i medici devono tenere a mente che questo farmaco può aumentare il rischio di cancro».
Fonte Fimmg