Anziani sicuri in casa
Ogni anno in Italia si verificano circa 2 milioni 800mila incidenti domestici, con un’incidenza di 50 casi ogni 1000 abitanti/anno: al primo posto le cadute e in cima alla classifica delle vittime gli anziani. Soprattutto se donne, se soli o se ospiti di case di cura o di ospedali. Qui, infatti, l’incidenza delle cadute è 2-3 volte superiore rispetto a quella nelle abitazioni e per di più con complicazioni maggiori.
Il tutto si traduce non solo in termini di disabilità e ricoveri ospedalieri, lunghi e costosi per il Servizio sanitario nazionale (è stata calcolata una spesa di circa 400 milioni di euro per un ricovero da incidente domestico), ma anche in gravi ripercussioni psicologiche: la perdita di sicurezza e la paura di cadere possono accelerare infatti il declino funzionale e indurre depressione o isolamento. Questi i dati dell'indagine multiscopo ISTAT sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana, anno 2011. Il problema è diventato una priorità sanitaria, dal momento che la popolazione italiana (e occidentale in generale) è sempre più longeva - nel 2050 una persona su cinque avrà più di 60 anni - e che tra gli anziani le donne sono la maggioranza (55%). Anche secondo i dati del Siniaca (Sistema informativo sugli infortuni in ambienti di civile abitazione dell'Istituto superiore di sanità) che si avvale di oltre 25 centri di Pronto soccorso dislocati sul territorio nazionale, le cadute rappresentano la prima causa di incidente domestico, soprattutto con l’aumentare dell’età, quando cominciano a comparire eventi strettamente legati a problemi di salute: cadute dal letto, cadute alzandosi dal letto o dalla sedia o in seguito a malore fanno la prima comparsa a partire dai 60 anni. In particolare, si stima che nel 2012, in Italia siano finite in Pronto soccorso, per incidente domestico, oltre un milione 825 mila persone di cui: 20% bambini (0-14 anni) 30% adulti (15-49 anni) 22% adulti anziani (50-69 anni) 28% ultrasettantenni (70 anni e più). L’evento più frequente è sul totale dei casi rappresentato da: caduta/inciampo/salto/spinta da un’altezza non specificata (29,7%) caduta a livello (11,9%) urti (15,5%) incidenti con oggetti penetranti o taglienti (11,8%). Sommando tra loro tutte le dinamiche con caduta si ottiene una percentuale prossima al 50% dei casi (47,9%). Con l’aumentare dell’età appare incrementarsi la quota degli “inciampamenti” rispetto a quella degli “scivolamenti” perché l’anziano tende ad inciampare più facilmente in oggetti, strutture e fili, per problemi di postura, vertigini o semplicemente perché non vede bene. Fonte: Fimmg